Edizione 2025

Si è conclusa con quattro riconoscimenti tutti al femminile la seconda edizione del Premio Aromata“Profumo: codice espressivo. L’invisibile tra le righe” che quest’anno si è svolta dal 15 al 17 maggio a Palazzo Velli Expo. L’iniziativa, sotto il patrocinio di Roma Capitale e della Regione Lazio, ha acceso i riflettori sulle creazioni di 22 maestri profumieri internazionali. 

 “Her Blackened Fig”di Jennifer Tartaglione Siems per Immortal Perfumes è stata la fragranza più votata dalla giuria. Jen Siems, la profumiera di questo piccolo brand di Seattle specializzato in creazioni di ispirazione storico letteraria, si è ispirata a “La campana di vetro” di Sylvia Plath. Il profumo si presenta con note scure e fumose di fico, chiodo di garofano, cassis e legno di cedro; un bouquet che cattura la fragilità dell’indecisione e la complessità agrodolce dello spirito umano e rispecchia il peso emotivo e la tensione degli scritti della Plath nel paragonare la sua depressione all’odore dei fichi appassiti. Alla Siems va il premio in palio, un soggiorno nella residenza Grandono di Pancole (Gr), nella Maremma Toscana, sede di un suggestivo giardino emozionale e dove si distillano lavanda e rosa damascena.

“Idillio”, di Maria Raffaella Monica, profumiera indipendente, è stata invece il più votato dal pubblico. Si tratta di una composizione frizzante, gioiosa e solare che ci immerge, fin da subito, nel pittoresco paesaggio primaverile di Guy de Maupassant. Le note del bergamotto, del pompelmo, del limone e dell’arancio, accompagnate dall’eleganza del neroli, sprigionano freschezza e leggerezza. Il cuore fiorito e leggermente fruttato si intreccia poi con il coriandolo e la salvia contribuendo ad infondere intensità e carattere a questo viaggio sensoriale che termina con un fondo legnoso e muschiato. 

Per la sezione Home fragrance, una delle novità di quest’anno, il Premio Aromata è stato assegnato a“Noi, preziose come il nardo”, un progetto nato dal desiderio di tre coraggiose donne di Betania, Maisa, Saida e Alina, e sostenuto dall’associazione Pro Terra Sancta, di mettere mano al proprio presente per trasformarlo e riprenderne possesso. Utilizzando fragranze tradizionali, il laboratorio preserva e tutela la cultura del luogo mentre dà lavoro e sostentamento alle donne che vi partecipano. Il profumatore solido, a base di olio di nardo e cera d’api, è ispirato al villaggio di Betania raccontato nel Vangelo di Giovanni dove abitavano Marta e Maria, sorelle di Lazzaro. Fu proprio nella loro casa che Maria versò il preziosissimo olio di Nardo sui piedi di Gesù.

Un nuovo riconoscimento, il Persolaise Award, di Dariush Alavi – tra i più influenti critici di profumi indipendenti – è stato conferito a Giulia Brigliadori, profumiere creativo di Farotti essenze, con il suo “Obscurus”, ispirato a Dracula di Bram Stoker. La fragranza rievoca il momento in cui Jonathan Harker incontra le concubine di Dracula, che tentano di sedurlo. La parte legnosa animale del profumo ricorda il pericolo mortale e l’aspetto tetro e pericoloso delle tre figure femminili, mentre la parte fruttata dolce di ciliegia richiama le labbra rosse e voluttuose delle tre vampire. 

 Nel corso delle tre giornate il numeroso pubblico, gli appassionati e gli esperti hanno potuto apprezzare le fragranze esposte compiendo un vero e proprio viaggio immaginario guidati dalla forza olfattiva dei profumi e dal potere evocativo dei testi letterari.  Sold out le master class di Ateneo dell’Olfatto, un percorso ispirato al Carpe Diem di Orazio e realizzato appositamente per il Premio Aromata che ha accompagnato i partecipanti alla scoperta del mestiere di profumiere e alla creazione individuale di una fragranza. Molto apprezzati gli incontri con Berta Corvi che ha presentato “Il profumo dell’universo” e Marco Martello, autore de  “La formula del sentire”,  intervistato da Diane Risopoulos, creatrice di fragranze. Grande partecipazione anche per la conversazione con Lara e Letizia Farotti di Ateneo dell’Olfatto condotta da Sara Radaelli, traduttrice e divulgatrice olfattiva; atteso anche l’appuntamento con il Prof. Giuseppe Squillace, ordinario di Storia greca all’Università di Calabria e tra i maggiori esperti internazionali di Storia del profumo nell’antichità, che in questa edizione ha tenuto una piccola conferenza su “Donne e profumo nel mondo antico tra condanna moralistica e uso quotidiano”. La creatrice di fragranze Grazia Poli ha invece portato la propria esperienza raccontandosi attraverso il profumo mentre Edoardo Bertozzini, titolare di una delle più antiche profumerie di nicchia della Capitale, Bertozzini dal 1913, ha ripercorso le tappe di una lunga tradizione familiare. 

I profumi del Premio Aromata 2025 sono nati anche questa volta dalle pagine più belle della letteratura mondiale come, ad esempio: Shakespeare, Guy de Maupassant, Victor Hugo, Jules Verne, Pablo Neruda, Federico Garcìa Lorca, Sylvia Plath, ma anche Elio Vittorini, Giuseppe Ungaretti, Gabriele D’annunzio, Italo Calvino e il poeta giapponese Mizuta Masahide. Volti, luoghi, colori, sensazioni, atmosfere che è stato possibile immaginare e rivivere attraverso incredibili melodie olfattive sapientemente realizzate. 

Ecco i nomi delle creazioni dei brand e dei profumieri che hanno preso parte all’edizione 2025: “Sera” di Accendis; “Nuage vert” di Andrèsimon; “Obscurus” di Giulia Brigliadori; “ Comedìa delle mie brame” di Comedìa; “Take your time” di Luca Diomedi per Ateneo dell’Olfatto; “Purple forest” di Ermetiche Fragranze; “Naked skin” di Cora Fontana; “Encuentro” di Arsenie Serrano Fournier; “Sessantasei” di Beatrice Granucci Profumi; “Her blackened fig” di Immortal Perfumes; “Wega” di  In Astra; “Luna” di Lorenzini Parfum; “Caffè letterario” di Lumi; “Idillio” di Maria Raffaella Monica; “Narici N.1” di Narici; Progetto Noi, Preziose come il nardo; “Elysium” di Ouder Parfums; “Lilith, Sombre Héroine” di Ozparfum; “Dès l’aube” di Pixidis Perfumes; “Radiscent” di Grazia Poli; “Always within never” di Claudia Sepertino per Ateneo dell’Olfatto; “Mudan” di Spezierie Palazzo Vecchio. A valutare le creazioni e la loro aderenza al testo di ispirazione è stata una giuria di esperti: Mariaceleste Lombardo e Simone Lo Bue, profumieri di Moellhausen;Fabio Bernardi,  profumiere di Farotti Essenze; Renata Gorreri, divulgatrice di cultura olfattiva e scent story-teller; GiuseppeSquillace, docente di storia greca all’Università della Calabria e tra i massimi esperti internazionali di storia del profumo antico; Edoardo Bertozzini, titolare della omonima storica profumeria romana; Alessandro Nicolì Cotugno, scrittore, copywriter e fragrance evaluator; Markus Villani, content creator del beauty e dell’olfatto e autore di @KusKusPerfumes; Dariush Alavi, autore di Persolaise.com  e di Le Snob – Perfume guide, vincitore di numerosi riconoscimenti giornalistici per i suoi articoli sui profumi.

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